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mercoledì 5 novembre 2014

Cord Blood Bank rilascia nuovo cordone per un trapianto ad una paziente di Montpelier.

“Da una vita nasce una speranza!”. È questa la mission della Calabria Cord Blood Bank, unica Banca pubblica autorizzata dalla Regione Calabria, nata nel 2006, per raccogliere, conservare e rilasciare cellule staminali cordonali prelevate nel momento più bello della vita di una mamma.

Proprio in questi giorni la Banca calabrese ha rilasciato il ventesimo cordone a scopo trapiantologico.

L’unità cordonale, donata dalla mamma A.B., era stata prelevata nel giugno 2012 presso la Casa di Cura “Sacro Cuore” di Cosenza, diretta dal Dott. Achille Morcavallo, il centro più attivo sull’intero territorio regionale nella raccolta del sangue cordonale grazie alla preziosa collaborazione di tutto lo staff dell’Unità di Ginecologia e Ostetricia, coordinato egregiamente dal Dott. Raffaele Misasi.


Un insostituibile contributo è stato dato dal personale del Centro Trasfusionale dell’Ospedale “Annunziata” di Cosenza, ed in particolare dalla D.ssa Loredana De Marco, referente per la validazione delle unità cordonali. Un prezioso aiuto, inoltre, è fornito dalle Associazioni di volontariato del territorio cosentino che garantiscono in sicurezza il trasporto delle unità cordonali fino a Reggio Calabria: Scienza e Vita, Saiardi, AVO, Itaca e Croce Verde.

Dopo due anni dalla donazione, il sangue cordonale, conservato a -150°C nella criobanca della Calabria Cord Blood Bank, lo scorso 27 ottobre ha preso il volo con destinazione Montpellier, in Francia, per curare un paziente di 65 anni affetto da mielodisplasia.

Su 20 cordoni rilasciati dalla Banca calabrese solo 2 sono stati destinati a pazienti italiani, mentre i restanti 18 sono andati a beneficio di pazienti stranieri in ogni parte del mondo (Europa, Stati Uniti, Australia).

Questo perché i dati delle unità cordonali conservate presso la Calabria Cord Blood Bank vengono inseriti nel database del Registro IBMDR (Italian Bone Marrow Donor Registry) che si interfaccia con tutti i Registri mondiali di donatori di cellule staminali.

L’utilizzo delle cellule staminali cordonali a scopo di trapianto per pazienti oncoematologici è ormai consolidato da decenni come fonte alternativa alle cellule staminali midollari o aferetiche di più difficile reperibilità in caso di ricerca di donatore non familiare.

Il cordone ombelicale, che solitamente viene reciso dopo il parto ed eliminato, contiene un elevato numero di cellule staminali. Il prelievo del sangue cordonale avviene subito dopo il parto, sia naturale che cesareo, ad opera del personale ginecologo ed ostetrico.

Le sacche di sangue vengono poi inviate alla Struttura trasfusionale di riferimento per la validazione dell’emocomponente, come prevede la normativa vigente, e infine giungono al laboratorio di manipolazione cellulare della Calabria Cord Blood Bank, facente parte del Servizio di Medicina Trasfusionale, diretto dal Dott. Giuseppe Bresolin, con sede al Presidio Morelli dell’Azienda Ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria, dove viene valutata l’idoneità a scopo trapiantologico o, in alternanza, l’utilizzo per scopi alternativi o di ricerca.

La Calabria Cord Blood Bank fa parte della rete di 19 banche italiane denominata Italian Cord Blood Network, coordinata dal Centro Nazionale Trapianti e Centro Nazionale Sangue.

 A livello regionale opera nell’ambito della Struttura Regionale di Coordinamento-Centro Regionale Sangue in collaborazione col Centro Regionale Trapianti. L’attività svolta dallo staff della Banca calabrese, sotto la responsabilità della D.ssa Giulia Pucci, rispetta rigorosamente la normativa vigente e gli standard di accreditamento di qualità ISO:9001 e FACT (Foundation of Accreditation of Cellular Therapy).

La donazione del sangue cordonale è un gesto di grande solidarietà, di crescita civile e di elevato valore sociale. Un gesto sicuro e gratuito che non comporta alcun pericolo per la mamma e per il bambino e che permette di contribuire a salvare tante vite umane.

Fonte: Strill.it

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