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venerdì 3 aprile 2009

A Foggia il bus dell'apartheid.

2009. Strano come a differenza di 50/60 anni ancora si possano sentire alla radio certe notizie. Eppure l'uomo progredisce sempre più. La storia insegna. La storia forse ha il dovere di farci capire cosa successe in passato. Dalle cose buone a quelle meno. Eppure ci sono pagine che andrebbero lette con più intensita, capite, ri-lette. Oggi una notizia sconvolgente. Di seguito un pezzo tratto dalla notizia ufficiale:

La società di trasporti pubblici di Foggia ha preso una decisione decisamente razzista: utilizzare i pullman per creare due linee numero 24: una per i bianchi; una - con fermate differenti - per extracomunitari. La scelta è stata fatta perchè questa linea collega il centro della città con il CARA (Centro Accoglienza Richiedenti Asilo), una struttura che dovrebbe ospitare al massimo 550 persone, ma in media ne ospita 800. Ed è capitato spesso che gli abitanti locali hanno avuto azioni violente contro gli extracomunitari - accusati come al solito di essere ladri, spacciatori, delinquenti... la solita roba - in cui alle volte ci sono andati di mezzo gli autobus e i loro conducenti. E così, anzichè far rispettare la legge, il Comune di Foggia ha deciso per questa divisione razzista.La decisione non è piaciuta al governatore della Puglia, Nicky Vendola, che ha avuto parole di fuoco per la scelta fatta: "Credo che l'amministrazione di Foggia debba al contrario, se c'è richiesta, moltiplicare i servizi ordinari per tutti. E che la linea per gli extracomunitari di Foggia, che ha il sapore della separazione, debba essere abolita al più presto". Anche l'ACSI (Associazione Comunità Straniere in Italia), attraverso il suo presidente, il tunisino Habib Ben Sghaier, ha protestato: "L'integrazione non si fa così. Non posso credere che la prefettura abbia avallato una decisione simile. Questo è razzismo. Forse l'istituzione della nuova linea giunge perché gli abitanti di Mezzanone sono elettori e a giugno ci sono le amministrative".

3 commenti:

casper ha detto...

milano rimane senza dubbio una delle citta piu ricche di extracomunitari,sono ormai nelle famiglie,nelle fabbriche per le strade e nei condomini..... ma questo non vuol dire che siano tati accettati nella nostra vita....sguardi minacciosi,discriminazione e a volte cattiverie sono alla base di alcune scene che ricordo,ma poi quando mi fermo a pensare ricordo la convivenza avuta nello stesso stabile,nello stesso posto di lavoro, alcuni hanno la stessa arroganza di un italiano,la stessa violenza di un italiano,lo stesso rancore e la stessa mancanza di umanità,solo che se tu decidi di litigare come litigheresti con un italiano allora sei un razzista non una persona coerente con i tuoi valori e le tue aspettative.....sicuramente tante sono le scene razziste e questa è sicuramente all'apice di tale movimento,ma tanta volte l essere razzisti è un icona che danno gli stranieri stessi....questo per dire che ci sono eprsone che lo sono e persone che si difendono da tale difficoltà quale la convivenza....vedere per strada delle donne schiavizzate e costrette a coprirsi è un modo di vedere le donne che mi farà litigare sempre con un uomo arabo....che se ne sposa sette,ma non perche sono razzista ma perche sono donna..... il razzismo esiste molto poco al Nord e scomparirà anche qui,perche siamo persone di cuore,ma la tutela della propria tranquillità rimarrà....questo è secondo me il punto di partenza di questa iniziativa sicuramente sconvolgente negativa e inutile.... nn posso pensare sia altrimenti...

cmq grazie ITACA nn avevo proprio sentito di sta cosa....

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Estremamente interesante il punto di vista di casper-lucia. Ci sono diversi punti di vista x osservare cio che ci sta intorno; spesso si strumentalizza un banale atteggiamento e troppo spesso siamo portati e giudicare. Siamo tanto suscettibili quando veniamo giudicati eppure tanto pronti a giudicare. C'è da riflettere.
Essere razzisti è vergognoso ma biasimare eccessivamente un essere umano solo perchè è di diversa etnia può condurre ad errori altrettanto gravi. SIamo tutti esseri umani, "prima di tutto l'uomo"....e questo credo debba essere alla base della comune convivenza. Con "pro" e "contro". Dovremmo forse imparare a convivere tollerando con più attenzione, senza allontanarci troppo dall'obiettività e dall'equità indiscutibile dell'esistenza.