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lunedì 25 gennaio 2010

Notizia Flash !!!! OIC nel mirino !


Il Comune di Tarsia, dopo la giornata del 24.01, ha preso serie misure di sicurezza in merito ai soggetti che possono attraversare il confine !!

Visita al Campo di Ferramonti.

Lo scorso 24 Gennaio, il Gruppo Itaca insieme ai ragazzi dell'OIC Taverna e il Coro Immacolata Concezione, hanno fatto visita al Campo di Concentramento Ferramonti di Tarsia.
Visita resa intensa e di approfondimento dal Presidente del Museo Ferromonti Sig. Panebianco, la quale ringraziamo di vero cuore per i momenti di riflessione che ci ha donato.

Ricordiamo che, durante questo periodo commemorativo della Shoah, la Fondazione Ferramonti organizza il MemoriaMeeting.
Per maggiori info, visita il link !

martedì 19 gennaio 2010

La visita del Papa in Sinagoga «Abbiamo già chiesto perdono».

Benedetto XVI ha parlato alla Sinagoga di Roma, in un discorso concluso da un lungo applauso. «Siano sanate per sempre le piaghe di antisemitismo cristiano», ha detto, nel suo discorso ufficiale. Ampi i riferimenti all'Olocausto, un dramma che rappresenta «il vertice di un cammino di odio che nasce quando l'uomo dimentica il suo creatore e mette se stesso al centro dell'universo».

Il Papa ha però ribadito che «la Sede Apostolica svolse un'azione di soccorso, spesso nascosta e discreta. Purtroppo molti rimasero indifferenti, ma molti, anche fra i cattolici italiani, reagirono con coraggio, aprendo le braccia per soccorrere gli ebrei, a rischio spesso della propria vita».

Prima del Papa, era stato il rabbino capo Di Segni a rivolgersi ai fedeli. «Nella visita a questa Sinagoga - ha continuato Di Segni - Papa Giovanni Paolo II descrisse il rapporto tra ebrei e cristiani come quello tra fratelli». «I tempi - ha aggiunto Di Segni - evidentemente sono cambiati e ringraziamo il Signore Benedetto che ci ha portato ad un'epoca di libertà; e dopo la libertà conquistata nel 1870, possiamo, dai tempi del Concilio Vaticano, rapportarci con la Chiesa Cattolica e il suo Papa in termini di pari dignità e rispetto reciproco».

sabato 16 gennaio 2010

Presepe 2009; 365 Giorni l'anno.

Da quest'anno il Presepe del Gruppo Itaca sarà visitabile per 365 giorni. Come? Vai qui !

E..commentate, commentate, commentate!!!

venerdì 15 gennaio 2010

giovedì 14 gennaio 2010

Giorno della Memora 2010: Itaca su Lager.it !

Anche quest'anno il sito Lager.it pubblica l'evento organizzato dai ragazzi del Gruppo Itaca per il Giorno della Memoria.
Visita il sito a questo link .

mercoledì 13 gennaio 2010

Addio Miep, angelo custode del diario di Anna Frank.

E' morta a 100 anni Miep Gies, la donna che custodì il diario di Anna Frank e aiutò la giovane a salvarsi dai nazisti.

Miep era l'ultima sopravvissuta del gruppo che per due anni, tra il 1942 e il 1944, tenne Anna, la sorella, i suoi genitori e altri quattro ebrei al riparo dalla furia nazista, nascondendoli al numero 263 di Prisengracht, ad Amsterdam.

Quando i nazisti scoprirono il nascondiglio e arrestarono la famiglia Frank e gli altri fuggitivi, Miep Gies si incaricò di custodire il diario di Anna.
E nel 1945, quando la giovane era ormai morta nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, lo consegnò al padre, l'unico sopravvissuto della famiglia, e lo aiutò a riordinare gli scritti.

lunedì 11 gennaio 2010

Rosarno: antisemitismo e intolleranza.

Post segnalato da Antonello.

A Rosarno gli italiani sparano contro i lavoratori stranieri. È una tragedia non solo per chi vive direttamente questi fatti, ma per il Paese: perdiamo la capacità di vivere insieme, di comprendere i problemi degli altri, di rispettare le diversità, i diritti, i nostri valori. Rammarica e fa paura le perdita della memoria. Proprio in questi giorni in cui si commemora la Shoah: l’inferno e lo sterminio che popolo ebraico ha subìto per mano di folli ideologie ed a causa di un antisemitismo sconsiderato. Ogni episodio di intolleranza razzista coinvolge ognuno di noi ed intacca la memoria storica di certi eventi che abbiamo il dovere di conservare intatti e trasmettere alle generazioni che verranno; affinché gli errori del passato non si ripetano e possano servire alla costruzione di un mondo sempre migliore.

Leggi questa poesia !

domenica 10 gennaio 2010

Una scuola extraordinaria.



Fonte Il Fatto Quotidiano.

A Piazza Vittorio, Roma, dove due terzi dei bambini sono figli di immigrati. E parlano tutti l’italiano.

Abito a Roma, in uno dei quartieri più multietnici d'Italia. Mio figlio Enrico ha tre anni e mezzo, e frequenta uno degli asili pubblici più multietnici d'Italia. Uno di quelli che secondo la Gelmini sarebbero un covo di malessere sociale ed etnico: qui le quote sono esattamente il contrario di quelle che vorrebbe il ministro, ma le cose vanno benissimo. Due terzi stranieri, un terzo italiani. Eppure, se in un qualsiasi giorno ti affacci in un corridoio trovi solo sorrisi, grida di felicità, lavo retti di cartapesta e cartelloni colorati.

Nessun luogo di bambagia protetta, nessun ghetto per ricchi: asilo pubblico, a solo pochi metri da piazza Vittorio, rettadi 60 euro (solo perché c'è la mensa). Una squadra didattica da far paura – maestre, collaboratrici scolastiche, direttrice – a cui dovrebbero dare il Nobel per la pace. Bimbi di tutte le nazionalità: cinesi, sudamericani, indiani, cingalesi, polacchi... A quelli che dicono: “Ma così, come fanno i nostri figli ad imparare l'italiano ?”, vorrei solo dire di entrare un momento e di avvicinare l'orecchio alla porta di una classe. Parlano tutti italiano, tutti. Qualcuno si porta traccia di accenti diversi, ma molti parlano l'italiano meglio degli italiani, anche se hanno un cognome pieno di consonanti (il peso delle cadenze, direi senza polemiche,èinferioreaquelloche si sente sui banchi del governo). L'unico indizio di diversità etnica lo trovi se ti metti a sbirciare le targhette dei nomi sotto gli attaccapanni: “Shannah, Sophie, Oliver... Ogni attaccapanni ha un nome, e anche un disegnino. Il rito di appello è così: le maestre mettono tutte le schede con i nomi dei bambini sul tavolo, e anche i bimbi che non sanno leggere trovano i loro e vedono quello degli altri. Poi lo vanno infilare su una parete dove c'è una bacheca piena di tasche trasparenti. Enrico ha una chiocciola, ed è molto contento. Quando sento dire che i genitori fuggono dalle scuole con gli stranieri penso a questa estate. C'era gente che tramava di restare fuori. Prima ancora di iniziare le lezioni la direttrice mi ha telefonato: “Facciamo una festa di benvenuto”. E io: “Prima ancora di iniziare?”. E lei, ridendo: “Sa, per integrare i bambini bastano tre giorni. Per i genitori non bastano tre mesi” . Geniale. Quando sento parlare di integrazione, invece, mi viene in mente un’immagine di questo autunno. Riunione dei genitori. La direttrice ci informa: “Serve un rappresentante dei genitori”. Molti dei genitori italiani, fra cui io, si guardavano preoccupati. Nessuno si è fatto avanti. Allora ha parlato il padre di un bimbo rumeno: “Mi candido io! Mi chiamo Silvio, un nome perfetto per la politica, nontrovate”.Inutile dire che Silvio è stato eletto all'unanimità. E la paura etnica? Mio figlio ha visto Biancaneve ed è rimasto terrorizzato dalla strega Malefica, quella con il velo sotto la gola. Due giorni dopo ha visto la madre di un compagno con il velo e si è spaventato: “In classe è venuta Malefica!”. Gli abbiamo spiegato: “No, Enrico, la signora ha il velo perché è musulmana”. Non sembrava convinto, ma non ne ha parlato più per due mesi. Poi, la settimana scorsa ha rivisto il dvd di Biancaneve: “Papà, Malefica è musulmana?”. Capirà. Spesso i bimbi stranieri non vengono alle feste. Spesso non vengono perché i genitori pensano che il regalo sia obbligatorio. Ma la scuola unisce tutti, ed è diversa in tutta Italia. Si possono decidere a Roma delle quote per risolvere tutti i problemi ? Non lo hanno fatto in nessun paese del mondo. Allora chiedo. Cosa significano le quote per legge? Provo ad applicarlo alla classe di Enrico. Che dieci bambini se ne dovrebbero andare via. E perché? E, soprattutto, dove? E poi, queste quote, come vanno contate. Devono comprendere i bambini che sono stranieri anche se nati in Italia? Solo quelli nati fuori? Solo quelli che sono stranieri e non parlano italiano? E i bimbi stranieri di tre anni che parlano italiano? Venerdì, dopo gli scontri in Calabria, una madre araba mi ha fermato all'uscita della scuola: “Tu fai il giornalista, cosa ci accadrà, adesso?”. Le ho risposto: “Nulla”. Invece aveva ragione lei. Sto provando a immaginare dove dovrebbero mandare i bimbi che non avrebbero più diritto alla loro scuola,i fuoriquota. Li deportano altrove con il pullmino? In qualche bella scuola dove c'è un posto etnico per stranieri libero? In qualche asilo dei Parioli? L'unico problema di quota che ho visto a scuola sono due gemelline cinesi di tre anni. Ogni volta che le maestre hanno provato a dividerle pianti a dirotto. Erano diventate la favola della scuola. Oggi cosa faranno? Alla fine, le maestre le hanno riunite. Lieto fine. Speriamo che dopo aver riunito le gemelle, l'anno prossimo, non si debbano dividere i bimbi. Anche perché, forse, il buonsenso delle maestre prevale sui decreti delle ministre ministri.

L'Aquila, perizia shock : Alla casa dello studente mancava un pilastro.

Post segnalato da Antonello.

Errori umani gravi, quasi inimmaginabili, hanno causato il crollo della casa dello studente dell’Aquila. Mancava un pilastro portante nell'ala nord sotto le cui macerie sono morti Marco Alviani, Luana Capuano, Davide Centofanti, Alessia Cruciano, Francesco Esposito, Hussein Hamade, Luca Lunari. E dove altri 17 ragazzi e ragazze hanno subito lesioni gravi fisiche e psichiche la notte del 6 aprile scorso. Lo si afferma in una perizia nell'ambito dell'inchiesta che vede indagati, per omicidio colposo, disastro colposo e lesioni, 15 tra tecnici e costruttori.

mercoledì 6 gennaio 2010

Riffa del Gruppo Itaca.

Estrazione del 5 Gennaio, primo numero ruota di Roma.
Premio: Presepe di cioccolato offerto dalla Pasticceria "San Lorenzo" di Tenuta F.sco.

Il numero vincente è il: 44



Il premio può essere ritirato direttamente presso il "San Lorenzo".

martedì 5 gennaio 2010

Per il 62° compleanno di Peppino, 5 gennaio, si accende a Cinisi la radioweb 100 passi .


Fonte: Informazione Libera

"Parte oggi, 5-01 da Cinisi l’esperienza di “Radio Cento Passi”, in occasione del 61° anniversario della nascita di Peppino Impastato, ma anche del 26° anniversario della morte di Giuseppe Fava. La radio, trasmessa interamente sul web, conta già, attraverso Faceboock circa trentamila sostenitori e si ripropone di essere la prima radio web siciliana, sulla scia di simili iniziative molto diffuse ed affermate nel resto d’Italia. E’ stata scelta questa formula perché permette, a chiunque lo voglia, di collegarsi, tramite un normale computer per ascoltare musica e notizie, ma anche per trasmettere messaggi, interventi, notizie, curiosità provenienti dagli utenti di questo strumento. Quindi una radio aperta che, per qualche verso si ricollega all’esperienza di Radio Aut, la radio creata da Peppino Impastato nel 1977 e concepita come strumento di controinformazione, di informazione dal basso e di costruzione di un progetto politico di lotta e di ribellione."


Vai al link www.radio100passi.net